Obiettivi del CSRD
Come la tassonomia verde, la direttiva avrà un ruolo centrale nell’indirizzare gli investimenti verso le cosiddette attività green. In questo, la CSRD tende a incoraggiare le organizzazioni a impegnarsi per lo sviluppo sostenibile.
Attraverso la sua standardizzazione e regolamentazione delle informazioni non finanziarie, la direttiva CSRD mira a garantire una maggiore trasparenza e comparabilità ESG tra le società di diversi Stati membri. Obiettivo di trasparenza che rientra anche nella strategia europea di lotta al greenwashing (o eco-riciclaggio), tecnica che consiste nell’amplificare l’impegno di RSI* di un’impresa che tuttavia non ha o ha pochi obiettivi e azioni di concreta sostenibilità.
Applicazione del CSRD
Pubblicato a dicembre 2022, il testo definitivo entrerà in vigore nel 2024 per le maggiori aziende europee, al fine di includere gradualmente VSE e PMI entro il 2028. Va inoltre notato che saranno incluse anche le società internazionali con filiali o settori in Europa. Trovi tutti i dettagli del calendario per il nuovo regolamento sul sito AMF*.
Per completare la direttiva e definirne la concreta applicazione per le imprese interessate, l’EFRAG* è stato incaricato dalla Commissione Europea di redigere una serie di standard ESRS* attualmente in corso di validazione. Dei 13 standard di sostenibilità proposti, 12 sono stati selezionati e dovrebbero essere convalidati entro l’inverno 2023.
È aperta anche la consultazione di questa lista e le aziende possono fornire feedback entro il 7 luglio 2023 sul sito della Commissione Europea.
La doppia materialità al centro di CSRD
Sebbene l’ISSB* non includa la misurazione degli impatti ambientali nei suoi primi standard extra-finanziari annunciati lunedì 3 luglio 2023, in Europa la doppia materialità sarà infatti la chiave di volta del reporting di sostenibilità pubblicato a partire dal 2025. Le aziende dovranno dimostrare, attraverso vari indicatori, l’impatto ambientale e sociale delle proprie attività, ma anche il proprio impatto sull’ambiente e sulle popolazioni.
Per prepararvi a questo, l’EFRAG sta attualmente sviluppando guide per supportare le aziende su questi argomenti, e ne parleremo più dettagliatamente a breve. Rimani sintonizzato!
_____________
AMF: Autorité des Marchés Financiers (Autorità francese dei mercati finanziari)
CSRD: Corporate Sustainability Reporting Directive
DPEF: Dichiarazione di performance extrafinanziaria
EFRAG: European Financial Reporting Advisory Group
ESG: Environment, Social and Gouvernance (Ambiente, Sociale e Governance)
ESRS: European Sustainability Reporting Standards
ISSB: International Sustainability Standards Board
NFRD: Non Financial Reporting Directive
RSI: Responsabilità Sociale d’Impresa